La felicità e la fatica di una routine messa in pausa tanto a lungo si alternano senza soluzioni di continuità: sono giorni frenetici.
Pianificare iniziative in presenza, lontano dagli Zoom, dai Teams, dai Meet e da qualsiasi altra piattaforma online con cui abbiamo imparato a convivere in questi lunghi mesi in casa, stare in mezzo alle persone, fare banchetti, volantinaggi, incontri, parole: per chi fa politica, dopo oltre un anno di pandemia, è una rinascita.
Stiamo cercando, come abbiamo fatto sempre, di allargare lo sguardo, di parlare a chi non fa parte dei nostri piccoli mondi, stiamo cercando di non accontentarci, di contaminare i nostri modi di essere e di pensare la Politica come qualcosa di diverso dalle caricature a cui ci stiamo purtroppo abituando.
Una Politica che non abdica alla lamentela o alla rabbia ma che cerca di costruire una visione comune.
Una Politica che non si parla addosso ma incontra, accompagna, capisce e si contamina.
Una Politica che ci mette il cuore e la testa, non il calcolo elettorale.
Paolo Emilio Marchionne e la comunità che lo supporta rappresentano questo e molto altro.
Il 20 giugno alle primarie del centrosinistra lo sceglierò, e invito tutte e tutti a fare altrettanto, perché penso che i prossimi cinque anni siano decisivi per continuare il lavoro svolto su questo territorio e alle stesso tempo contribuire alla rinascita di una città che merita tutto il nostro impegno.
