Porgi l’altro pugno

La staffetta presidenziale sulla poltrona della Sancta Romana Ecclesia S.p.a non mi ha mai granché appassionato eppure in questi giorni sono rimasto colpito dalle parole dall’attuale Pontefice.

Bergoglio ha affermato che se qualcuno gli insultasse la mamma, anche fosse un suo caro amico, egli lo prenderebbe a pugni.

Il “porgi l’altra guancia” di nazarena memoria di fatto superata da un “porgi l’altro pugno“, regola che branchi di bulletti del quartierino applica da generazioni con successo.

Papa Akbar!

Spettatori

Mi piacerebbe leggere più analisi sulle condizioni, sulle cause, che portano dei cittadini europei ad abbracciare il fanatismo religioso e compiere gesti simili.

La Politica si faccia promotrice di certi ragionamenti invece di basare il proprio raggio d’azione sulla contingenza, sulla risposta all’emergenza, sulla reazione a fatto avvenuto.

E’ possibile modellare certi processi oppure siamo condannati a esserne semplici spettatori?

Respiro

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Succede a Napoli, questa sera.
50mila persone riunite a Piazza del Plebiscito in un flash mob per Pino Daniele.

Qualcuno ha malignato sulla retorica dei napoletani, qualcuno ha postato foto scabrose, qualcuno ne ha reclamato il corpo, qualcuno si lamenta sul mancato tempismo dei soccorsi.
Riparlatene, so che non ne potete fare a meno, domani.

Oggi parliamo di questa piazza.
Una piazza che ricorda agli scettici, tra i quali siedo anch’io, che per gli italiani c’è vita oltre il calcio.

Io stasera respiro.

Un’altra storia

A Roma 835 vigili urbani su 1000, 17 conducenti Metro su 24 non si sono presentati a lavoro per malattia, donazione del sangue, legge 104.
A Napoli 200 operatori ecologici seguendo il virtuoso esempio hanno fatto altrettanto.

L’augurio è che, vista la cronica emergenza sangue negli ospedali italiani, siano istituiti altri undici capodanni durante l’anno. Uno al mese.
Gli ospedali sarebbero pieni di sacche del prezioso liquido e si salverebbero molte più persone.
Che potranno, tornate a lavoro, assentarsi anch’esse donando il sangue.
Così da poter salvare altre persone.
Che potranno così tornare a lavoro.
Per poi assentarsi donando il sangue.
Così da poter salvare altre persone.
Che potranno così tornare a lavoro.
Per poi assentarsi donando il sangue.

Ad aeternum.

Poi ci sono i giovani laureati costretti a espatriare per trovare uno straccio di stipendio ma questa è un’altra storia.
O forse no.

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