Guida di Roma

– Se prendete un taxi informatevi prima del cambio: “Euro normale – Euro tassista”. Di solito un euro tassista vale dieci euro normali.
– Se salite su un autobus, per non sembrare turisti, toccate il culo a tutti, vi condonderete nella folla.
– Non attraversate mai sulle strisce, sarebbe una grandissima provocazione per gli automobilisti.
– Quando vi sparano per strada evitate di accasciarvi sulle strisce blu senza aver pagato prima il ticket.
– Se prendete la metro ricordate di salutare amici e parenti, fate testamento.
– Se volete fare uno sport estremo, andate in bici da Via Merulana a Piazza Venezia.
– In caso di pioggia controllate sempre in maniera meticolosa la vostra attrezzatura da sub.
– Se vi sgozzano nascondete il sangue, attira i macellai.
– Se proprio dovete uscire di sera portatevi dei razzi per l’illuminazione.
– In macchina non aprite mai il finestrino, non vi fermate MAI, per nessun motivo.
– Quando al ristorante vi portano il conto, sparate al cameriere. Così, per sicurezza.
– Non toccate MAI, per nessun motivo, i cadaveri per strada…sono esche.
– State lontani dai monumenti…cascano!
– Non apparite mai come stranieri, diversi, forestieri, cominciate sempre le frasi con: “Mortacci tua!”
– Quando andate al ristorante esigete che sul menù ci sia scritto pure l’antidoto.
– Avvicinatevi ad un bancomat solo provvisti di tritolo.
– Evitate di fare le code al museo, siete bersagli perfetti per i cecchini.
– Se volete mangiare una caldarrosta per strada mostrare prima l’IBAN all’uomo delle caldarroste.
– Non aiutate mai ad attraversare i vecchi per strada. Vi scippano.
– State sempre lontani dagli asili nido, che anche se sono rari, sono un covo di baby gang.
– Se cadete nel tevere, niente paura! Sempre meglio che cadere per strada.
– Non avvicinatevi mai ai gladiatori fuori dal Colosseo. Se non vi fate la foto con loro vi aprono come una cozza.
– Se cadete in una buca consideratela la più bella avventura speleologica urbana della vostra vita.
– Se morite fate finta di niente.

(Johnny Palomba)

The battle: Marino vs Alemanno

Ora, a parte tutto: ma come vi andava di confermare Alemanno?
Ma dove avete vissuto in questi anni, a Oslo?
Ma non vi siete resi conto?

C’è da dire che però avete l’attenuante: siete gli stessi che non si sono resi conto di essere nel terzo millennio, che il fascismo è morto, che siamo in Europa, che l’extracom non è necessariamente un deliquente, che le unioni civili e quelle gay vanno legalizzate.
Giustamente non ci si può, non ci si DEVE aspettare nulla di più.

Ma dite che ora arrivano i Rom e rubano mia sorella? Oppure che stanotte Marino mi entra dentro casa e mi viviseziona il pesce?
Bitch, please.

A chi esita

 

Dici:
per noi va male. Il buio cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato.

E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze.
Ha preso una apparenza invincibile.

E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può più mentire.
Siamo sempre di meno.
Le nostre parole d’ordine sono confuse.
Una parte delle nostre parole
le ha travolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.

Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto?
Su chi contiamo ancora?
Siamo dei sopravvissuti, respinti via dalla corrente?
Resteremo indietro,
senza comprendere più nessuno e da nessuno compresi?
O contare sulla buona sorte?

Questo tu chiedi.
Non aspettarti nessuna risposta
oltre la tua.

Bertolt Brecht

Bertolt Brecht