Grazie Presidente

«L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione»

Sergio Mattarella striglia la Bce: solidarietà, non ostacoli.

Grazie Presidente.

Domani scrivo Smeriglio

Le elezioni europee di domani arrivano dopo due mesi dalla vittoria di Nicola Zingaretti, come segretario del Partito Democratico, che ha inaugurato una nuova fase all’interno di tutto il campo democratico e progressista.

Una nuova fase che ha bisogno di una propulsione di idee e di personalità per scoraggiare e contrastare quel vento rabbioso, pieno d’odio e pure inconcludente alimentato dalle forze attualmente al governo del Paese.

La candidatura di Massimiliano Smeriglio, da indipendente, all’interno della lista del Partito Democratico va esattamente in questa direzione.

Una brava persona, competente, capace, radicale nei contenuti e a contatto costante con le persone e con i territori che amministriamo ne fanno il candidato perfetto per poter svolgere un ruolo tanto delicato all’interno delle Istituzioni europee.

Ecologia, lavoro, riduzione delle disuguaglianze, parità di genere, territori.

So di affidare il mio voto in ottime mani e sono anche sicuro –e questo Massimiliano lo sa– che gli staremo col fiato sul collo per non dilapidare tutti quei progetti -fatti con fondi europei tra l’altro- che ha contribuito a creare: prima in municipio, poi in provincia, e infine in Regione (quelli più importanti, che ho potuto toccare con mano perché utilizzati dalla mia generazione, da Torno Subito a Porta Futuro, da Fondo Futuro a Fuoriclasse).

Riportiamo il sereno in questa Unione Europea, rendiamola più giusta, più eguale e più vicina ai territori, diamo forza a Massimiliano e ad una comunità di persone che non ha mai smesso di credere di poter cambiare davvero la vita delle persone.

Forza! ☀️✊

Compétences Climatiques – Fundata

Compétences Climatiques: un progetto Erasmus+ promosso dall’Associazione REPER21 (Romania) in collaborazione con l’Associazione Connected by Nature (Francia) e la Fondazione Ecosistemi (Italia).

Giornate intere di lavoro tra educatori, insegnanti, consulenti, psicologi, attivisti.
Un continuo scambio di conoscenze, apprendimento, risate, confronti, mischioni linguistici, paesaggi meravigliosi, amicizia e… vegetables.
Quattro lingue (inglese, romeno, francese e italiano), un unico scopo: educare al cambiamento climatico.

Un gruppo di persone bellissime, romene, francesi, americani e italiani di ogni età, da cui ho imparato tanto e che non smetterò mai di ringraziare.
Di cuore.

Federare i desideri delle persone” come ha detto Nathalie: lavoreremo insieme per questo! 🌲🌍

“Conosciamo questo dolore”

La bella lettera di Luciana Milani e Alberto Solesin, i genitori di Valeria Solesin, la ricercatrice italiana morta a Parigi nell’attentato del Bataclan; una lettera lontanissima dai toni sguaiati che molti, dalle proprie tastiere e a km di distanza, stanno utilizzando.

«Esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime e dei feriti dell’attentato jiadista di Barcellona.
Un pensiero particolare va ai familiari dei nostri connazionali Bruno Gulotta di Legnago e Luca Russo di Bassano Veneto. Anche a Barcellona, come a Parigi, sono coinvolti cittadini di 18 o 19 nazioni, per lo più europee. Ci aspettiamo che l’Unione Europea sappia trovare una sempre più efficace unità operativa nel combattere il terrorismo sul campo. Ci aspettiamo anche che l’Europa realizzi comuni politiche di sostegno e di aiuto alle famiglie delle vittime.
Altro non ci sentiamo di dire. Conosciamo questo dolore».

Eccetto i francesi

Che poi questo paese, così controverso, così diviso e impotente, così vessato, in balia della posizione geografica da quando è nato, in balia di una politica e di una cultura che talvolta ti fan dubitare che valga la pena combattere, alcune volte e spesso prono, avaro di diritti civili e ormai in piena ripiegata su quelli sociali, con una situazione economico/sociale, dunque, spaventosamente in declino, rimane l’unico paese che in questi anni ha continuato a trovare ininterrottamente la forza di soccorrere esseri umani in mare.

E non per buonismo, non per “l’amore di riserva” che cantava Gaber, ma perché è la cosa giusta da fare, perché sono esseri umani, perché la solidarietà ha valore universale, perché da che mondo è mondo una persona che muore bisogna salvarla, perché anche l’ultimo dei cattivi con una coscienza, al di là del canto elettorale, non potrebbe agire che così.

Eccetto i francesi.

Ecce UE 

L’Unione Europea finanzierà la ricostruzione post terremoto nel centro Italia (prossima settimana prima tranche di aiuti) e proporrà, in seguito a catastrofi naturali all’interno dei 28 Stati UE, il cofinanziamento fino al 100% delle operazioni di ricostruzione e restauro del patrimonio culturale colpito.

Signore e signori: “ecce Unione Europea!” 

È sufficiente o i moderni politicanti di destra, di sinistra, di centro, anti, continueranno a crocifiggere obnubilati dal feticcio nazionalistico?

Cambiare rotta

La sbornia delle paure tocca oggi il suo punto massimo consegnando gli Stati Uniti a un personaggio squallido che ha avuto la capacità dal basso della sua caratura di saperle raccontare tutte. 

E’ un giorno triste. Che imporrebbe una presa di coscienza anche alle nostre latitudini e che disvela, ancora una volta, la natura di una certa politica arroccata e destinata a perire non concependo più la voglia di cambiamento all’esterno.

Brexit, Orban, Le Pen, gli eunuchi italiani, oggi Trump: forse è il caso di cambiare rotta.

Europe realpolitik

L’aria delle nostre città è talmente pulita che il Parlamento Europeo (PPE-, ECR, ENF, dunque Matteo Salvini e Lega) ha raddoppiato il limite di emissioni di ossidi di azoto per le automobili.

Invece di far adeguare le case automobilistiche agli standard che -truccando i dati- avevano raggiunto, si adeguano gli standard alle nuove emissioni (reali).

Molto realpolitik: l’economia automobilistica è salva, noi invece sempre meno in salute.

Alternative

Il Front National è difesa dell’identità nazionale, rifiuto dell’universalismo, lotta epocale e «di civiltà» magari non contro i singoli musulmani, ma di sicuro contro l’Islam.
Valori discutibili ma valori, non ritocchi fiscali o fredda amministrazione dell’esistente.” (Stefano Montefiori)
Il voto in Francia è la perfetta dimostrazione che se proponi alternative di merda vincerai sempre rispetto a chi l’alternativa non la propone neanche.

Ad libitum

1) Luca Laurenti, il simpatico conduttore televisivo, viene accusato di evasione fiscale per gli anni 2009 e 2010.
Viene assolto perché:
– Il fatto non costituisce reato essendo stata alzata la soglia di punibilità da 50k a 250k. (in forza della depenalizzazione del governo Renzi)
– mancanza del dolo.
(Ricchi sbadati, leggi accomodanti: una costante.)

2) Il Pd chiede al noto Dj radiofonico Linus di candidarsi a Sindaco di Milano. Non sia mai che vinca la politica a discapito dell’immagine.
(Linus saggiamente rifiuta.)

3) Vladimir Putin è il nuovo messia della destra, della sinistra, del centro e
dei non credenti. Tira più di Alfio Marchini.
(L’unico a capire poco di geopolitica e degli equilibri(smi) mondiali continuo ad essere io.)

4) La città di Roma tocca nuove vette di specialità, subendo il combinato disposto tra il venerdì, le targhe alterne e lo sciopero dell’Atac.
(Nel frattempo la Capitale, deposto Marino, è sparita dai radar di stampa indignata e opinione pubblica inferocita.
L’immondizia, l’inciviltà, i disservizi danno molto meno fastidio.)

5) Il centro Baobab, che ha ospitato più di 30.000 transitanti solo nell’ultimo anno, viene sgomberato dopo l’inizio del Giubileo della Misericordia.
(miṡericòrdia s. f.: “Sentimento di compassione per l’infelicità altrui, che spinge ad agire per alleviarla”)

6) Roberto Vecchioni, in maniera poco urbana, definisce la Sicilia “un’isola di merda”, denunciando i comportamenti scorretti e maleducati dei propri abitanti.
Vecchioni sbaglia nell’esclusività regionale del suo ragionamento.
C’è un paese che muore sotto la scure quotidiana della nostra inciviltà. Faremo bene ad occuparcene.
(Il dito e la luna)

Stesso mestiere

Quel giornalismo che pubblica i video e le foto dei morti, gli audio delle sparatorie, il sangue, i particolari macabri, le modalità della morte è un’azienda alla ricerca ossessiva del dolore e della paura.
Talvolta è lo stesso giornalismo che si indigna con il ditino puntato contro Salvini e altri, rei di speculare sui morti.

Uno economicamente e gli altri elettoralmente fanno esattamente lo stesso mestiere.

Due facce della stessa, ripugnante, medaglia.

Ho paura

Negli Stati Uniti sono stati uccisi nove afroamericani in una Chiesa.
Movente: “odio razziale“.

Due dei maggiori leader politici italiani, due dei maggiori opinion makers, due dei principali attori sulla scena social, martellano l’opinione pubblica con il problema dell’immigrazione.

Io, lo dico candidamente, ho paura.
Paura del numero di persone che farebbe altrettanto se solo avesse un’arma a disposizione.

Ma de che?

“Non siamo animali, siamo esseri umani” grida il corteo di migranti ammassati sulla scoglliera di Ventimiglia, bloccati alla frontiera e rimandati indietro dalla gendarmerie francese.

Fanno bene a ricordarlo a quei politicanti travestititi da statisti che dal retro di una scrivania hanno dimenticato il buonsenso, la logica, l’umanità abbandonando queste persone ad una condizione vergognosa.

Liberté, Égalité, Fraternité.
Ma de che?

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