Non è tutto in ordine

I Salvini, le Meloni e gli altri squallidi imitatori di quel personaggio penoso che ha governato gli Stati Uniti, se non lo hanno già fatto, ora si dissoceranno dalla violenza, dalle morti e dai tumulti al congresso e, secondo loro e secondo chi ha fiducia in loro, sarà tutto in ordine.

Non lo è, non è tutto in ordine, e non certo dopo ieri.

Gli anni a soffiare sul fuoco, ad aizzare gli uni contro le altre, a fomentare le insoddisfazioni indicando facili colpevoli, hanno generato il caos e porteranno ancora al tutti contro tutti.

C’è un’altra via ma non passa certo da chi, da postazioni di comando, giura sulla Costituzione o sulla Bibbia e poi fa esattamente l’opposto.

Earth Overshoot Day

Da 49 anni, dal 1971, consumiamo più risorse (acqua, terre, aria ecc.) di quelle che il nostro pianeta riesce a produrre.

Ogni anno viene calcolato il giorno dell’anno in cui l’impatto ambientale delle nostre azioni smette di essere sostenibile.

Quel giorno è oggi, in ritardo di qualche giorno rispetto al record negativo dello scorso anno ma purtroppo non c’è da esser fieri dato che solo a causa del lockdown anti covid il mondo ha diminuito i consumi.

Non l’Italia, purtroppo, in anticipo di più di tre mesi sulla media mondiale.

C’è tanto da fare e sarebbe bene cominciare a dare ascolto a quei giovani che da qualche anno combattono nelle piazze per un futuro sostenibile per loro stessi e anche per coloro che in questi giorni hanno menato le mani sulle tastiere puntando il dito contro l’irresponsabilità di alcuni e accomodandosi in generalizzazioni sempre sbagliate.

STAVOLTA ANDRÀ TUTTO BENE

Sul muro di Villa Ada, ecco l’ultima opera di Laika che ritrae Giulio Regeni che abbraccia lo studente di Bologna arrestato in Egitto, Patrick Zaki, con indosso una divisa da carcerato.

Davanti alle due figure campeggia la parola “Libertà” scritta in lingua araba.

“’Stavolta andra tutto bene’ rassicura Patrick, ma allo stesso tempo mette davanti alle proprie responsabilità il governo egiziano e la comunità internazionale.
Non si può permettere che quanto accaduto a Giulio Regeni avvenga di nuovo.”

Stavolta DEVE andare tutto bene.

11 Feb Zaki Regeni

Il dito e la luna

Quando qualcuno indica la luna è inevitabile che qualcun altro (ormai noto) guardi il dito; figurarsi se ad indicarla è una ragazza di sedici anni, benestante, con la sindrome di Asperger, ormai famosissima.

Chi veicola il messaggio è, ancora una volta per taluni, più importante del messaggio stesso ma costoro ricordassero che oltre e grazie a Greta c’è un movimento che parla di giustizia ambientale, inversione del modello di sviluppo e soprattutto di giustizia sociale.

I soliti noti che indicano il dito cerchino di alzarlo per cambiare qualcosa del proprio futuro e quello di chi li circonda.

 

Giustizia ambientale

Insieme a Silvia e Lorenzo

Il caso ha voluto che due atti che abbiamo portato in discussione oggi in consiglio riguardassero temi non strettamente legati alla vita municipale ma che con questa si andassero ad intrecciare per il carico valoriale che portavano con loro.

Due atti che hanno consentito di guardarmi dentro, di interrogarmi.

Di chiedermi, ad esempio, quanto coraggio ci voglia per partire volontario in una terra che non è la tua, ad “aiutare a casa loro” come spesso risuona nel dibattito penoso sui social e nelle tv, qualcuno che non ha gli stessi mezzi di cui disponiamo noi, comodi nelle nostre tiepide case.

Mi ha fatto riflettere sul concetto di impegno, in un mondo accomodato che dà spesso tutto per scontato, c’è qualcuno che non si siede, prende uno zaino e parte, non in viaggio di piacere ma nei paesi in guerra o in contesti internazionali precarissimi.

Io che faccio fatica pure a prenotare una vacanza mi sono commosso nel leggere le biografie di ragazzi come Silvia Romano e Lorenzo Orsetti.

Due connazionali giovanissimi, due storie molto diverse ma a loro modo intrecciate, coraggiose e di cui andar fieri.

La democrazia, l’ecologia, l’emancipazione della donna, la cooperazione sociale, la lotta all’individualismo, la ricerca di giustizia, eguaglianza, libertà, individuale e di popolo.

Chi dentro le istituzioni, chi fuori, chi nel proprio paese, chi nel paese di qualcun altro: lottiamo per questo, ogni giorno, ognuno a modo proprio.

Insieme a Silvia, sulla quale bisogna mantenere alta l’attenzione continuando a chiederne la liberazione e insieme al ricordo di Lorenzo, al quale oggi abbiamo chiesto di dedicare il Parco Nomentano.

SUPERCOPPA ITALIANA IN ARABIA SAUDITA PER SOLI UOMINI

La Supercoppa Italiana che si giocherà in Arabia Saudita è portatrice di una gran brutta sorpresa: ci sono biglietti in vendita per settori riservati ai soli uomini. Le donne potranno accedere solo se “accompagnate”.

I settori indicati come “singles” saranno infatti riservati ai soli uomini mentre i settori indicati come “families” sono “misti per uomini e donne”.

Gravissimo che la Lega Calcio abbia deciso di tacere. Vergognoso e inaccettabile che il nostro paese si sia piegato ad una roba del genere per le solite logiche extracalcistiche.

“Conosciamo questo dolore”

La bella lettera di Luciana Milani e Alberto Solesin, i genitori di Valeria Solesin, la ricercatrice italiana morta a Parigi nell’attentato del Bataclan; una lettera lontanissima dai toni sguaiati che molti, dalle proprie tastiere e a km di distanza, stanno utilizzando.

«Esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime e dei feriti dell’attentato jiadista di Barcellona.
Un pensiero particolare va ai familiari dei nostri connazionali Bruno Gulotta di Legnago e Luca Russo di Bassano Veneto. Anche a Barcellona, come a Parigi, sono coinvolti cittadini di 18 o 19 nazioni, per lo più europee. Ci aspettiamo che l’Unione Europea sappia trovare una sempre più efficace unità operativa nel combattere il terrorismo sul campo. Ci aspettiamo anche che l’Europa realizzi comuni politiche di sostegno e di aiuto alle famiglie delle vittime.
Altro non ci sentiamo di dire. Conosciamo questo dolore».

Caro Donald Trump

Caro Donald J. Trump,
vieni a fare una passeggiata sul Lago di Bracciano così magari, oltre ad uscire dall'Happy Meal nel quale vivi, ti puoi rendere conto con i tuoi occhi che la situazione precipita.
Mentre giochi a Age Of Empires, cancelli accordi sul clima e neghi l'esistenza del cambiamento climatico, noi romani dalla prossima settimana dovremo fare i turni per bere e lavarci.

P.s.
Il lago di Bracciano rimane bellissimo nonostante la poca acqua.

L’Atletico Nacional che chiede l’assegnazione della Copa Sudamericana alla Chapecoense, squadra colpita dal terribile incidente aereo, contro cui si sarebbe dovuta giocare il trofeo, mi sembra l’unica notizia degna di riconciliazione (momentanea) col genere umano, impegnatissimo in questi giorni in un intenso dibattito tra Lapo Elkan e referendum ormai trascesi nell’insulto reciproco.

Cambiare rotta

La sbornia delle paure tocca oggi il suo punto massimo consegnando gli Stati Uniti a un personaggio squallido che ha avuto la capacità dal basso della sua caratura di saperle raccontare tutte. 

E’ un giorno triste. Che imporrebbe una presa di coscienza anche alle nostre latitudini e che disvela, ancora una volta, la natura di una certa politica arroccata e destinata a perire non concependo più la voglia di cambiamento all’esterno.

Brexit, Orban, Le Pen, gli eunuchi italiani, oggi Trump: forse è il caso di cambiare rotta.

“Il futuro è nei libri che leggi”

Sono molto felice di aver potuto contribuire nel mio piccolissimo con lo slogan “Il futuro è nei libri che leggi” al bellissimo e impegnativo progetto di MEDIPERlab – Permacultura Mediterranea: la traduzione in italiano del Manuale di Progettazione in Permacultura di Bill Mollison.

Scritto per insegnanti, studenti e progettisti, il Manuale rappresenta il testo fondamentale per lo studio della Permaculture.È un’opera entusiasmante che ci coinvolge da vicino e che insegna ad organizzarci e gestire le risorse naturali partendo da casa nostra.

L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza della permacultura attraverso corsi, laboratori didattici ed eventi, per fare rete e costituire una comunità all’interno del Mediterraneo.
Cerchiamo di dar loro una mano che se la meritano.

Tutti i dettagli al link: –> (http://buonacausa.org/cause/manuale)

Alternative

Il Front National è difesa dell’identità nazionale, rifiuto dell’universalismo, lotta epocale e «di civiltà» magari non contro i singoli musulmani, ma di sicuro contro l’Islam.
Valori discutibili ma valori, non ritocchi fiscali o fredda amministrazione dell’esistente.” (Stefano Montefiori)
Il voto in Francia è la perfetta dimostrazione che se proponi alternative di merda vincerai sempre rispetto a chi l’alternativa non la propone neanche.

Ad libitum

1) Luca Laurenti, il simpatico conduttore televisivo, viene accusato di evasione fiscale per gli anni 2009 e 2010.
Viene assolto perché:
– Il fatto non costituisce reato essendo stata alzata la soglia di punibilità da 50k a 250k. (in forza della depenalizzazione del governo Renzi)
– mancanza del dolo.
(Ricchi sbadati, leggi accomodanti: una costante.)

2) Il Pd chiede al noto Dj radiofonico Linus di candidarsi a Sindaco di Milano. Non sia mai che vinca la politica a discapito dell’immagine.
(Linus saggiamente rifiuta.)

3) Vladimir Putin è il nuovo messia della destra, della sinistra, del centro e
dei non credenti. Tira più di Alfio Marchini.
(L’unico a capire poco di geopolitica e degli equilibri(smi) mondiali continuo ad essere io.)

4) La città di Roma tocca nuove vette di specialità, subendo il combinato disposto tra il venerdì, le targhe alterne e lo sciopero dell’Atac.
(Nel frattempo la Capitale, deposto Marino, è sparita dai radar di stampa indignata e opinione pubblica inferocita.
L’immondizia, l’inciviltà, i disservizi danno molto meno fastidio.)

5) Il centro Baobab, che ha ospitato più di 30.000 transitanti solo nell’ultimo anno, viene sgomberato dopo l’inizio del Giubileo della Misericordia.
(miṡericòrdia s. f.: “Sentimento di compassione per l’infelicità altrui, che spinge ad agire per alleviarla”)

6) Roberto Vecchioni, in maniera poco urbana, definisce la Sicilia “un’isola di merda”, denunciando i comportamenti scorretti e maleducati dei propri abitanti.
Vecchioni sbaglia nell’esclusività regionale del suo ragionamento.
C’è un paese che muore sotto la scure quotidiana della nostra inciviltà. Faremo bene ad occuparcene.
(Il dito e la luna)