Che poi questo paese, così controverso, così diviso e impotente, così vessato, in balia della posizione geografica da quando è nato, in balia di una politica e di una cultura che talvolta ti fan dubitare che valga la pena combattere, alcune volte e spesso prono, avaro di diritti civili e ormai in piena ripiegata su quelli sociali, con una situazione economico/sociale, dunque, spaventosamente in declino, rimane l’unico paese che in questi anni ha continuato a trovare ininterrottamente la forza di soccorrere esseri umani in mare.
E non per buonismo, non per “l’amore di riserva” che cantava Gaber, ma perché è la cosa giusta da fare, perché sono esseri umani, perché la solidarietà ha valore universale, perché da che mondo è mondo una persona che muore bisogna salvarla, perché anche l’ultimo dei cattivi con una coscienza, al di là del canto elettorale, non potrebbe agire che così.
Eccetto i francesi.