C’è da apprezzare sinceramente il dibattito sui nuovi poteri da dare a Roma per poterla amministrare meglio.
Un dibattito ciclico portato avanti da tutte le forze politiche, incluso il M5S, che speriamo stavolta possa finalmente dare la giusta dimensione politica alla capitale d’Italia.
C’è da apprezzare un po’ meno il fatto che alla vigilia di Natale, il 24, il Campidoglio in giunta abbia deliberato la proposta di bilancio inviandola ai municipi per far loro esprimere un parere, come sempre non vincolante su quello che sarà poi la decisione dell’aula capitolina.
Dieci giorni di tempo, durante le feste, per istruire le pratica a livello formale da parte degli uffici, leggere il bilancio, capirlo, fare le valutazioni politiche del caso, votarlo e riconsegnarlo al Campidoglio.
L’attuale giunta del M5S quindi da una parte chiede maggiori poteri, finanze e importanza per se stessa facendo la voce grossa sui giornali contro i poteri dello Stato e poi però, allo stesso tempo, mortifica costantemente le proprie diramazioni territoriali, i municipi, facendole passare per nient’altro che passacarte.