Basta miasmi

La situazione tragica dei rifiuti a Roma è sotto gli occhi di tutti noi.
Alla base della permanente crisi ci sono gli impianti di trattamento dei rifiuti di Ama (TMB), vecchi e sovraccarichi.

Il TMB Salario, presente nel nostro municipio, nel quale vengono conferiti i rifiuti indifferenziati e che dista solo 50 metri dalle prima case, è diventato ormai una discarica perdendo la sua funzione di impianto di trattamento.

All’interno sono conferite ed accumulate, infatti, tonnellate di rifiuti.
L’impianto è al collasso, vecchio e non più manutenuto.

Polveri e odori nauseabondi torturano gli abitanti dei quartieri di Villa Spada, Fidene, Serpentara e Nuovo Salario ormai da anni, minacciando la loro salute e non permettendo loro di vivere una vita normale: la puzza è insopportabile, attacca gli occhi e la gola, i mal di testa, nausea e spesso vomito sono tristi compagni di vita; con l’arrivo dell’estate le esalazioni diventeranno asfissianti costringendo quelle famiglie a vivere recluse in casa senza poter aprire una finestra.

Il TMB Salario venne autorizzato in contemporanea con l’approvazione del Piano Regolatore nel 2008.
Secondo le stesse norme contenute nel PRG il TMB è incompatibile e non dovrebbe essere presente a via Salaria in quanto zona urbana.
L’impianto deve essere quindi chiuso e trasformato.

Dobbiamo lavorare per diminuire i conferimenti di immondizia indifferenziata nell’impianto, incrementando la raccolta differenziata a partire dai municipi che conferiscono direttamente al TMB ed eliminare i miasmi che fanno vivere male migliaia di famiglie.

Il nostro obiettivo è quello della chiusura e della riconversione dell’impianto.
L’area dovrà essere destinata ad attività che non impattano minimamente sulla salute, sulla sicurezza e sulla qualità della vita dei cittadini.

Se questo non dovesse accadere e la salute dei cittadini continuasse ad essere minacciata noi siamo pronti a scendere in strada per non consentire l’accesso ai camion: la salute non è negoziabile.

• Grazie a Stefania Pandolfi da anni impegnata in prima linea sul tema e grazie a Giovanni Caudo, un candidato presidente coraggioso.

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