A Porta di Roma, nell’area del Parco delle Sabine, si continua a costruire senza rifornire la zona di servizi efficienti.
Qui ci sono solo palazzine, la maggior parte ancora vuote, marciapiedi malmessi ed erba incolta.
Le uniche aree di possibile aggregazione sociale, le piazze, sono in mano ai privati e ovviamente non valorizzate e a disposizione della cittadinanza.
Non è questo lo sviluppo urbanistico che abbiamo in mente: una città slabbrata, senz’anima, senza alcuna cura non può più essere la nostra città.
L’indifferenza della politica è oltremodo vergognosa, dobbiamo invertire la rotta.