Cos’ha significato emotivamente il Servizio Civile per molti di noi e quanto rappresenterà per i futuri volontari è difficile da racchiudere in poche righe.
La presentazione – all’interno del Rapporto conclusivo sull’attività di governo – della relazione sulle attività svolte nell’ultima legislatura dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionaleaiuta, invece, a comprendere quanto il Servizio Civile sia radicato e capillare nella nostra società dando finalmente contezza numerica del fenomeno che, almeno a me, finora era sempre sfuggita.
Nel rapporto emerge che il servizio civile è, senza dubbio, un’esperienza quantitativamente in crescita, sia nell’offerta di posti disponibili sia nelle richiestedi partecipazione.
Un giovane su due che oggi fa domanda come volontario in servizio civile viene selezionato.
Numeri, a mio parere, ancora troppo bassi nonostante ci sia stata nella scorsa legislatura un’innegabile attenzione al Servizio Civile soprattutto rispetto alle “macerie” lasciate nel quadriennio 2010-2014.
Con un trend ancora in crescita considerando i 58.000 posti, fuori dal grafico, disponibili per il 2018.
L’attenzione degli enti accreditati – associazioni, fondazioni, cooperative ed enti pubblici – che hanno visto nel servizio civile un’opportunità di crescita, è anch’essa aumentata: si è passati infatti dai 3.081 enti del 2013 ai 4.167 dell’inizio del 2018; nello stesso periodo cresce anche il numero delle sedi dei progetti (da 46.069 a 57.940).
Importante, soprattutto in questo periodo complesso, l’accesso ai bandi per i giovani stranieri regolarmente soggiornanti: negli ultimi quattro anni 3.089 ragazzi hanno finalmente potuto, attraverso l’esperienza di servizio civile, avviare concretamente un percorso di integrazione nella nostra comunità.
C’è molto ancora da fare, il servizio civile rimane di fatto una nicchia, considerando che gli under 28 in Italia sono più di 6 milioni l’interesse non può limitarsi all’ordine delle 100 mila unità.
Stimolare la qualità dei progetti, oltre che la quantità, e cercare di diminuire la tendenza degli ultimi anni che ha visto il servizio civile come un rifugio temporaneo in attesa di qualcos’altro devono essere, nel prossimo futuro, i passi da fare per migliorare ulteriormente lo strumento di cittadinanza attiva in assoluto più importante.