Sembrava un giorno come tanti.
E invece era peggio.
La tredicenne con cui condivido sangue, famiglia e appartamento afferma convintamente di voler andare al suo primo concerto.
Piatti che cadono, ginocchia che cedono, confusione e smarrimento, sudore, buio.
Bicchieri d’acqua e pacche sulle spalle rassicuranti salvano la dinastia Zocchi dalla prematura estinzione.
Lo shock è grande ma il buonsenso vincerà.
Come no…
La trattativa ve la risparmio ma, chiaramente, qualche sconfitto ci doveva essere.
Da semplice autista ad accompagnatore il passo è stato breve: il 14 maggio sarò al concerto dei, nientepopodimeno, “5 Seconds Of Summer”.
Acronimo molto evocativo: “5 SOS”. Sicuramente parte dei 1000 che ho provato invano a lanciare alla NATO per bombardare la stanza della cara sorella.
Dopo averli ascoltati ho rivalutato la morte.
Che sarà una piacevole carezza rispetto alle orde di bambine urlanti e impazzite al cospetto di cotanta arte.
Statemi vicino, la vita sa essere dura.
Pensa cosa possa aver pensato mia madre quando non tanto pischella l’ho praticamente costretta ad andare ad un concerto di Jovanotti. Un altro po’ se sente male! Un sorriso. Lila
Ciao Lila, leggo solo ora che il commento mi era sfuggito!
Ahahah, Jovanotti l’ho sentito l’anno scorso e mi devo ancora riprendere! 🙂
A presto!
A presto! 🙂