La popolazione dell’Ucraina è divisa in due componenti: componente ucraina maggioritaria e componente russofona che sfiora il 40%.
La vulgata della rivolta pro-Europa è un falso, strumentale.
L’Ucraina fa già parte del “partenariato orientale“, l’ingresso in Europa non è in discussione.
Il vero movente della rivolta è l’interesse degli ultranazionalisti ucraini a cacciare la parte russofona, in nome della libertà e dell’indipendenza. (Da Putin, sulla carta)
Un’autoderminazione che però sfocia in conflitto etnico. (Pulizia?)
Ieri la rivoluzione ha vinto, il regime -votato dal popolo, tra le altre cose- è caduto.
E ora, che succede?
P.S.
Lo stesso medico twittatore morente, divenuto simbolo della protesta come il “martire di Maidan”, ha dichiarato (essendo sopravvissuto) la propria appartenenza a Praviy Sektor, gruppo nazista e antisemita.
Si smetta di dipingere ogni rivoluzione come romantica, che qui di romantico c’è nulla.
Decisive le questioni economiche: possono sparare fin che vogliono, ma a che serve se poi tornano a domandare un po di metano a Mosca? Vediamo cosa succede ora.