Un tavolo.
Tre persone sedute.
Età diverse, storie diverse, abbigliamento diverso.
Tratti somatici simili tradiscono una vicinanza parentale, chissà quanto stretta.
Il più giovane osserva gli altri, più silenzioso.
Vorrebbe fermare il tempo, fare una fotografia, catturare il momento.
Tanta spensieratezza in tutti e tre, per motivi diversi.
Il più giovane, perché al di là delle difficoltà, nutre ancora tanta speranza e voglia di vivere.
Il medio, perché al di là delle difficoltà, è riuscito sempre a riemergere e a sorridere di tutto.
Il più anziano, perché al di là delle difficoltà, nella sua vita sono più le gioie dei rimpianti.
Attimi che non tornano.
Bisogna tornare, è tardi, è ora di cena.
– “Noi si va”
– “Va bene, andate piano”
– “Certo. Ciao nonno.”
– “Alla prossima, ciao papà”
– “Ciao ciao”.