Cura dei territori e delle persone

L’attività di cura delle sponde dei fiumi rappresenta una delle sfide più complesse in città per l’intreccio di competenze tra enti (e relativo scaricabarile) e perché, soprattutto lontano dalla zona urbanizzata, sono luoghi di rifugio, di abitazioni di fortuna, di sversamento di rifiuti.

Nei giorni scorsi a Roma il tema della sicurezza, che riguarda anche questi luoghi, è stato al centro di riflessioni diverse.

Personalmente ho maturato negli anni la consapevolezza che la sicurezza non si costruisca attorno al concetto di repressione, con una militarizzazione alemanniana degli spazi, ma che abbia molto più a che fare con la cura dei territori e delle persone che li abitano.

Spazi illuminati, vissuti, attraversati dalle famiglie, con più luoghi per l’accoglienza, maggiore presenza di operatori sociali, maggiori strumenti amministrativi ed economici per contrastare le fragilità, rappresentano la migliore risposta al degrado e all’abbandono.

Alle forze dell’ordine, che svolgono un altro mestiere, non deve essere demandata la prevenzione delle problematiche.

È in questo quadro che assume un valore centrale il lavoro della Politica e di quelle associazioni che da anni portano avanti, di propria iniziativa, progetti di rigenerazione e di riappropriazione degli spazi pubblici: un parco fluviale ben tenuto, una strada illuminata, una palestra popolare che apre le porte alle famiglie più fragili non sono solo luoghi fisici ma strumenti concreti per migliorare la qualità della vita e la percezione di serenità nel vivere nei quartieri.

Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi che intrecciano materie diverse, ma nei luoghi dove c’è partecipazione, attività e cura, la paura, la percezione di insicurezza, lascia spazio alla comunità.

Nel nostro piccolo, come Municipio Roma III, abbiamo già cominciato a farlo: ieri si è concluso un progetto sul fiume e per il fiume, pensato per le famiglie del territorio, che insieme al Presidente Paolo Marchionne e la commissione sport e cultura, abbiamo fortemente voluto.

Grazie a Uisp Roma, Roma Rafting, Insieme Per l’Aniene tante persone di ogni età hanno vissuto il fiume da una nuova prospettiva: dall’interno, facendo rafting su un gommone, e grazie a LIMES APS e Retake Roma hanno camminato dentro la Riserva Naturale osservando e scoprendo la grandissima risorsa di biodiversità, storia e cultura che rappresenta il Fiume Aniene. 🦦🐛

Li ringraziamo di cuore per lo sforzo con l’obiettivo di fare ancora meglio il prossimo anno.

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