Tmb Salario: AIA revocata

Se c’è una cosa che ho imparato in questo anno in municipio è che le battaglie vanno combattute, tutte.
Anche quelle in cui la vittoria non è da mettere in conto.
Passare da Don Chisciotte nella Roma dei mulini a vento è stato il rischio che talvolta ha fatto capolino dopo qualche polemica e dopo qualche arrabbiatura di troppo.

Nella battaglia per la chiusura dell’impianto TMB Salario abbiamo cercato fin dall’inizio di metterci il cuore, coscienti del rischio, non ascoltando chiunque dicesse “ma chi ve lo fa fare, ci hanno sbattuto tutti il muso senza risolvere niente”, “Chi tocca i rifiuti a Roma muore”, “gli interessi, i poteri forti…” e i milleuno altri immancabili moniti dalle cassandre municipali con il dono della preveggenza.

Abbiamo vinto, hanno vinto tutte quelle persone che da anni non respiravano più.
L’Osservatorio No Tmb, il Presidente che lo ha guidato, la giunta, i comitati, il consiglio municipale, la Regione Lazio, il Comune di Roma e i parlamentari che si sono spesi in questa battaglia hanno dimostrato che in questa città può ancora esserci speranza.

Orgoglio e felicità, non provo altro, tutte le rivendicazioni che si leggeranno nelle prossime ore conteranno il giusto, ciò che conta è che il TMB Salario non è più ciò per cui è stato tristemente conosciuto fino ad ora.

AIA TMB Salario

Serve coraggio

Se non ci fosse stato l’incendio probabilmente il TMB starebbe ancora infestando l’aria del municipio e dei territori limitrofi. 
Siamo una città paralizzata, immobile, schiava degli eventi, ormai sempre negativi. 
L’incompetenza della Sindaca Raggi è tutta qui: amministra -male- l’esistente senza alcuna visione strategica rimanendo in balia della corrente.
Un Campidoglio che, quando è in grado, fa il compitino, sempre più grottescamente (tra pulizie di foglie nei marciapiedi ed erbacce negli spartitraffico) e lo comunica in pompa magna ai cittadini. 
In tutto ciò si continua a fare il gioco delle tre carte con i nomi di partecipate e assessorati. 
C’è da prendere invece atto che la situazione rifiuti è tragica e il Tmb ne è solo un paradigma: anni di danni e grida di aiuto, l’impianto va a fuoco e ancora dopo mesi siamo agli annunci e ai comunicati. 
Alla Regione Lazio che, surrogando, sollecita la Sindaca ed AMA a fare atti concreti per riconvertire l’area si risponde col silenzio.
Con le percentuali di raccolta differenziata e raccolta porta a porta totalmente inadeguate alle risposte che servirebbero, Roma ha bisogno di impianti industriali adeguati nei quali lavorare i rifiuti che i cittadini producono ed interventi lungo tutta la filiera (dalla selezione all’avvio, al riciclo, dal recupero energetico, allo smaltimento).
Il progetto dei quattro ecodistretti nei quattro quadranti della città che la vecchia amministrazione aveva pensato davano l’opportunità di fare del rifiuto urbano una risorsa. Lo si riprenda in mano e la si smetta di rincorrere utopie irrealizzabili.
È arrivato il momento della concretezza, Roma è in ginocchio.
Si trovi il coraggio di affrontare la situazione oppure si vada a casa.

Mio breve intervento su Radio Roma Capitale con Paolo Cento

MANIFESTAZIONE CONTRO TMB, SERVE CHIAREZZA CAMPIDOGLIO

RIFIUTI. ROMA, ZOCCHI: MANIFESTAZIONE CONTRO TMB, SERVE CHIAREZZA CAMPIDOGLIO

SABATO POMERIGGIO INSIEME A CITTADINI E COMITATI (DIRE) Roma, 14 feb. – “Sabato pomeriggio insieme a cittadini e comitati scenderemo ancora in strada per una manifestazione pubblica davanti l’impianto TMB Salario. La manifestazione, come lo scorso ottobre, deve diventare un’occasione per tutti i territori che subiscono l’emergenza rifiuti della capitale.

L’inadeguatezza capitolina sul ciclo dei rifiuti è ormai acclarata e l’avvicendamento continuo di assessori e dirigenti Ama ci fa toccare con mano l’approssimazione e l’estemporaneità con cui il Campidoglio continua ad affrontare l’intera vicenda.

Con una percentuale di raccolta differenziata in continua discesa, con un impiantistica inadeguata alla produzione di rifiuti nella Capitale, e senza la chiusura del ciclo integrato sul suolo metropolitano si continua a prendere e perdere tempo.

Il TMB Salario, tragico paradigma delle assenze capitoline che ricadono sui territori, non sappiamo ancora cosa dovrà diventare, al di là degli annunci della Sindaca. Nessun atto formale, come sempre. Per i cittadini del III Municipio sarebbe obbligatorio da parte del Campidoglio uno sforzo formale di chiarezza e soprattutto avere maggiore rispetto dopo anni di sofferenze e appelli inascoltati.

Scenderemo a manifestare accanto e insieme a loro per chiederlo con forza.“

Cosí in una nota Matteo Zocchi, Capogruppo della Lista Civica Caudo Presidente in III Municipio. (Comunicati/ Dire) 13:26 14-02-19

Il TMB Salario rimarrà chiuso

L’incendio lo ha reso inutilizzabile.

La Sindaca Virginia Raggi ha appena dichiarato che sarebbe “antieconomico” rimodernare l’impianto. 
Non antidignitoso, non contro la salute ma “antieconomico”. 
Dimostrando, anche stavolta, di aver capito poco di tutta la storia.

Da amministratore e cittadino del III Municipio vivo sentimenti contrastanti all’indomani dell’incendio: da un lato vedere che non è stata la politica, ciò in cui credo maggiormente, a migliorare la situazione, ma un atto “violento”, mi amareggia; allo stesso tempo vedere che la battaglia nella quale abbiamo speso anima e corpo termini con l’obiettivo che ci eravamo prefissati rende felici. 
E devo ammettere che il pensiero di 40.000 persone che tornano a respirare dopo 8 anni toglie tutti i cattivi pensieri.

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Stamattina su Radio Roma Capitale abbiamo parlato del “day after”

“Tragicamente ieri c’è stato un punto di svolta nella nostra battaglia che riparte dal fatto che l’impianto non può riaprire e non si può rimodernare.
Importante uscire dalla logica emergenziale e fare una programmazione sul ciclo dei rifiuti.
Si deve ricominciare a parlare di economia circolare perché la situazione sui rifiuti a Roma è pesante.
Bisogna vedere se l’amministrazione capitolina riuscirà a porre rimedio, si parla addirittura di un aumento della Tari”.

Una tragedia annunciata

La puzza che si sente oggi a Roma – nel III Municipio e, purtroppo, non solo – è un incendio al TMB Salario.

Uno strazio che il municipio e l’intera città potevano risparmiarsi se solo si fosse dato retta al grido di aiuto lanciato dalle istituzioni municipali e dai cittadini. Lo diciamo da mesi: l’impianto è un pericolo e va chiuso immediatamente. Basta temporeggiamenti, basta alambicchi, nasi elettronici e parole vuote, non ne possiamo più. Oggi si è consumata una tragedia, ciò che si sta sprigionando dall’impianto e che stiamo respirando non sappiamo che conseguenze possa avere.

Solidarietà ai vigili del fuoco che da stamattina ininterrottamente lavorano in quell’inferno di fiamme ed esalazioni tossiche.

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SU TMB

RIFIUTI. ROMA, ZOCCHI: CHIESTA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SU TMB SALARIO

(DIRE) Roma, 8 nov. – “Oggi con il voto favorevole dell’aula- con la particolare eccezione del Movimento 5 Stelle– all’atto che chiede alla ASL Rm1 e al Dipartimento di svolgere un’indagine epidemiologica per valutare gli effetti nocivi per la salute della popolazione colpita dai miasmi che provengono dal Tmb Salario, abbiamo aggiunto un altro tassello importante per la vertenza contro l’impianto.

La popolazione che soffre quotidianamente di disturbi quali irritazione alla gola, agli occhi, difficoltà a respirare, dermatiti, pruriti e tosse avrà una risposta certa ai timori sulla propria salute.

L’OMS sul punto e’ chiara: vivere nelle vicinanze di un impianto può rappresentare un rischio per la salute dei residenti che vengono inoltre privati di una vita normale rispetto al resto della cittadinanza.

Nessuno può permettersi di temporeggiare ancora: con la salute non è lecito”.

Così in un comunicato Matteo Zocchi, Capogruppo della Lista Civica Caudo presidente in III Municipio.

CHIARITE LE RESPONSABILITÀ RAGGI ASCOLTI I CITTADINI DEL III MUNICIPIO

Il tavolo di lavoro tecnico sulla situazione dei rifiuti a Roma organizzato dal Ministro Costa chiarisce definitivamente che spetta al Campidoglio indicare i siti di stoccaggio dei rifiuti urbani e smentisce dunque la narrazione fantasiosa della Giunta Raggi chiudendo definitivamente il rimbalzo polemico che avevano messo in campo contro la Regione Lazio per nascondere le vere responsabilità.

Ieri Montanari, Assessora evidentemente in confusione, ha continuato a millantare la chiusura dell’impianto TMB Salario a fine 2019, ponendo come condicio sine qua non il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata.
Attualmente stimata attorno al 44%, con un incremento degli ultimi due anni di circa 1,5% risulta oltraggioso e ormai ai limiti della decenza continuare a fare con questa leggerezza simili dichiarazioni.

I cittadini del III Municipio sono torturati dai miasmi, ora che la reale spartizione delle responsabilità è stata chiarita dal Governo gialloverde, la giunta capitolina -nel tempo che le resta- prenda coraggio e si faccia ricordare per qualcosa che vada oltre gli slogan elettorali del quale ha pregnato ogni sua azione fin dall’insediamento.

Domani pomeriggio scenderemo davanti al TMB Salario per chiederne la chiusura: la giunta Raggi ci guardi dagli scranni del Campidoglio e, se ha ancora una coscienza, la smetta di nascondere la polvere sotto al tappeto e ci ascolti.

IL M5S RINCORRE IL TEMPO CONTRO MANIFESTAZIONE TMB

La conferenza stampa dell’Assessora Montanari, convocata d’urgenza su un miracoloso progetto di monitoraggio di emissioni odorigene sugli impianti TMB -come se ce ne fosse ancora bisogno- unita al post Facebook di adesione del M5S municipale alla manifestazione contro il TMB dopo aver lamentato tra l’altro una mancanza di invito formale, sembra una corsa contro il tempo per passare anche stavolta come agnelli sacrificali e, malcelatamente, scongiurare la partecipazione massiccia alla manifestazione dell’Osservatorio TMB.

Sabato pomeriggio davanti al TMB Salario scenderemo a manifestare in ogni caso: l’impianto deve smettere di avvelenare la vita dei cittadini.

Il Campidoglio e l’assessora Montanari, se sono ancora in grado di governare i problemi e non di subirli fingendo che non esistano, presentino un piano industriale serio che preveda la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti con un’impiantistica compatibile con la qualità della vita delle persone.

Insieme contro il TMB

Oggi in consiglio municipale si sono scaldati gli animi quando abbiamo portato un ordine del giorno sulla situazione rifiuti e sull’incremento del porta a porta nei quartieri; abbiamo chiesto, tra le altre cose, maggiori poteri per i municipi nella gestione dell’emergenza rifiuti diventata la normalità in tutta Roma.

La discussione è naturalmente andata a vertere sul TMB Salario, l’impianto di trattamento nel quale vengono conferite migliaia di tonnellate di rifiuti e che porta i cittadini a dover respirare miasmi insopportabili.

Vorrei sgomberare il campo dai dubbi: fare battaglia, come abbiamo fatto da quando ci siamo insediati, per chiudere l’impianto non è un qualcosa che porta consenso dopo anni di delusioni.

Considerando anche che potremmo perdere, se tutto non dovesse andare come auspichiamo.
Qualcuno più bravo di me e di noi probabilmente si sarebbe messo di lato, ignorando il problema.

Io vivo, tra l’altro, in un quartiere del municipio che è toccato solo marginalmente dal problema, con il quale si scontra ogni tanto con sporadiche folate di puzza. Nulla a che vedere con chi vive giornalmente il disastro attuale.

Se ci siamo messi l’elmetto e a testa bassa stiamo portando avanti questa battaglia, se siamo pronti a scendere in piazza insieme ai cittadini il 6 Ottobre lo facciamo perché pensiamo che la politica debba risolvere il problema.

Non perché porta consenso, non perché vogliamo compiacere qualcuno ma perché 50.000 cittadini soffrono un’emergenza sanitaria e non possono essere ignorati.
La loro voce, la loro rabbia, le loro storie sono diventate le nostre.
Intendiamo portare avanti la battaglia fino a che ne avremo forza, senza calcoli, senza colori e senza lacci di alcun tipo.

L’opposizione (Lega, M5S, Forza Italia, FdI) si spogli delle ritrosie e insieme a noi venga davanti al TMB Salario.
Un consiglio municipale riunito al completo davanti l’impianto sarebbe un bel segnale.

La manifestazione del 6 ottobre deve diventare un’occasione per tutti i romani: chiediamo insieme un ciclo integrato di rifiuti civile per la Capitale d’Italia, un ciclo di rifiuti che non contempli il conferimento dell’indifferenziato in queste, oramai, discariche rappresentate dai Tmb.

Facciamolo insieme.

MANIFESTAZIONE CONTRO TMB DIVENTI CITTADINA

Dopo la riunione dell’Osservatorio Permanente sul TMB Salario in III Municipio abbiamo deciso insieme ai comitati di indire una manifestazione pubblica per il giorno 6 ottobre alle ore 16 davanti l’impianto per chiederne la chiusura.

La manifestazione deve diventare un’occasione per tutti quei municipi che subiscono l’emergenza sulla pelle dei propri cittadini.

Faccio dunque un appello a tutte le istituzioni e ai cittadini: si uniscano a noi quel giorno per chiedere l’interruzione dello stato di emergenza rifiuti ormai diventata normalità e rivendichiamo insieme un nuovo modello di ciclo integrato dei rifiuti nella capitale.

Il Campidoglio, nel frattempo, visto che ignora la situazione, abbia almeno la compiacenza di smettere di magnificare azioni spot per la rimozione di materassi e divani perché i cittadini non respirano più.

SU TMB SALARIO GIUNTA RAGGI GIOCA CON VITA DELLE PERSONE

La Sindaca oggi declama nuovamente l’obiettivo del 70% di raccolta differenziata entro il 2021.

Ricordando alla Sindaca, anzitutto, i modesti risultati sotto la sua gestione (nei due anni l’incremento della differenziata si attesta sull’1,5%) faccio presente che il TMB Salario, che in questi giorni lavora a pieno regime e a piena puzza continuando a rovinare la vita di tutti noi, secondo il piano industriale di Ama avrebbe dovuto chiudere nel 2019 quando –conditio sine qua non– la raccolta differenziata sarebbe dovuta arrivare oltre il 70%.

La sindaca dunque sposta due anni avanti la chiusura dell’impianto sconfessando tutti i precedenti annunci e le mirabolanti nuove misure per incentivare la raccolta differenziata.

Tutto ciò è molto grave: i cittadini sono stati più volte rassicurati sulla chiusura entro il 2019 e siccome le parole sono importanti, se la Giunta Raggi ha preso un impegno di questa portata deve poi essere in grado di rispettarlo, altrimenti, come è ormai evidente, fa solo slogan elettorali giocando con la vita delle persone; una vergogna.

Campidoglio indichi come intende chiudere ciclo

Roma – “Scopriamo oggi che l’assessora Montanari visita in incognito l’impianto Tmb Salario dopo che per la pulizia annuale sono stati interrotti i conferimenti da quattro giorni. Rimanendo in spasmodica attesa del post su Facebook in cui l’assessora assicurera’ a tutta la cittadinanza che va tutto bene e che i miasmi di questi giorni sono un errore olfattivo dei residenti auspico che – siccome il problema deve essere risolto alla radice- il Campidoglio indichi alla Regione Lazio come intende chiudere il ciclo integrato dei rifiuti, programmando il recupero e lo smaltimento degli stessi senza stressare ulteriormente i municipi e che, vista la particolare predisposizione della Giunta Raggi a fare del III Municipio un esperimento odorifero, non siano pronti a scaricare nuovamente l’emergenza sul nostro territorio con nuovi mirabolanti conferimenti nell’impianto Tmb Salario finita la pulizia dello stesso”.

Così in una nota Matteo Zocchi, Capogruppo della Lista Civica Caudo Presidente e Vicepresidente Commissione Ambiente.

Qui il comunicato ripreso da RomaDailyNews

PER AMA E RAGGI MUNICIPIO III UN ‘LABORATORIO OLFATTIVO’

RIFIUTI. ROMA, ZOCCHI: PER AMA E RAGGI MUNICIPIO III UN ‘LABORATORIO OLFATTIVO’.

Come se non bastassero i miasmi vomitevoli provenienti dal TMB Salario che peggiorano ogni giorno, in questa torrida estate, il nostro territorio deve sopportare la presenza di un treno merci carico di 700 tonnellate di rifiuti fermo da più di due mesi a Villa Spada.

A quanto si apprende dalla denuncia odierna di Legambiente Lazio si tratta di uno dei convogli su cui venivano caricati i rifiuti di Roma per spedirli agli inceneritori in Austria e Germania ma essendo scaduto e non rinnovato l’accordo per il conferimento fuori ambito su ferro, il treno è rimasto fermo sui binari della stazione Roma Smistamento, accanto alla stazione FL1 di Nuovo Salario dal quale doveva partire l’11 Giugno.

Probabilmente AMA e la Sindaca Raggi hanno deciso di fare del III Municipio un laboratorio di sperimentazione olfattiva altrimenti non si capisce il motivo per il quale tutte le situazioni odorigene peggiori debbano essere trattate all’interno del nostro municipio senza alcun rispetto per la salute di quelle persone che non possono permettersi di andare in ferie, ormai diventate più un sollievo dalla puzza che dal lavoro quotidiano.

Dichiarare l’inadeguatezza della propria amministrazione, chiaramente non in grado di svolgere l’ordinaria amministrazione, sarebbe onorevole per Virginia Raggi e la sua giunta che non mancano occasione per dimostrare quanto poco vogliano bene al territorio che governano.

Allego articolo di Repubblica con la mia breve dichiarazione.

Immediatamente

Mentre la Sindaca Raggi inaugura la spiaggia sul Tevere il III Municipio continua ad essere sommerso dalla puzza del TMB Salario.

Una situazione impossibile da ignorare a meno che non si risponda al nome della Sindaca Virginia Raggi o della dirigenza Ama che non hanno ancora voluto constatare personalmente l’indecenza della situazione odorigena all’interno del territorio in questi giorni.

L’estate invece che dare sollievo ai residenti sta ulteriormente esacerbando la situazione che potrebbe precipitare in episodi spiacevoli che mettono a rischio l’ordine pubblico.

La salute dei cittadini non può essere messa in secondo piano per coprire le magagne sull’intero ciclo di rifiuti di una città allo stremo.

Chiediamo l’attenzione politica che la situazione impone, auspicabile in ogni paese civile: i miasmi devono terminare immediatamente.

Aggiornamenti

Il tourbillon di questi primi giorni di insediamento, tra incontri, riunioni e assemblee è difficilmente riassumibile in poche righe, cito per stanchezza e malanni estivi solo i due temi più rilevanti.

Oggi abbiamo approvato le linee programmatiche dopo la discussione dei numerosi emendamenti delle opposizioni che hanno manifestato contrarietà al documento lamentando lacune di metodo e di merito.
A noi il compito di smentirli con il nostro lavoro quotidiano sul territorio, all’interno del consiglio e delle commissioni che andremo a costituire nel prossimo Consiglio Municipale che si terrà Mercoledì 1 Agosto alle ore 9,00.

Nel frattempo, martedì scorso in un’assemblea presso la sala consiliare del Municipio tutti i comitati e le associazioni di cittadini che da anni si battono per la chiusura del TMB Salario si sono riuniti insieme alla giunta.
E’ stato deciso di costituire l’OSSERVATORIO MUNICIPALE PERMANENTE SUL TMB, una struttura di azione per condurre in modo unitario la vertenza territoriale più importante che abbiamo nel Municipio.
Ne faranno parte tutti i comitati e le associazioni che faranno arrivare la loro adesione inviando una mail a: alessandra.borghini@comune.roma.it.
Raccolte le adesioni partirà la formale costituzione dell’Osservatorio con un atto del Municipio avviandone i lavori con una prima convocazione nella prima settimana di settembre.
Fino ad allora è stato messo a disposizione un questionario, scaricabile qui, per far partire una rilevazione più strutturata e univoca dei miasmi del TMB: si dovrà scrivere il giorno della rilevazione, l’ora di inizio e l’ora di fine del cattivo odore e annotare eventuali disagi provocati.
Ai primi di settembre, raccolti i questionari, durante la prima riunione dell’osservatorio si deciderà insieme come proseguire la vertenza.

Il nostro impegno nel mettere la parola fine a questa enorme piaga territoriale non mancherà mai, siamo stati eletti per stare accanto ai cittadini ed è quello che intendiamo fare fino alla fine.

A mercoledì!