41 anni fa alla fermata dell’autobus a Viale Jonio, qualcuno pose fine alla vita del giudice Mario Amato, uomo dello Stato, uomo coraggioso.
Indagava sul terrorismo nero a Roma e i Nar lo hanno ucciso.
Oggi lo commemoriamo.

40 anni fa alla fermata dell’autobus a Viale Jonio, qualcuno pose fine alla vita del giudice Mario Amato, un uomo dello Stato, un uomo coraggioso.
Indagava sul terrorismo nero a Roma e i Nar lo hanno ucciso.
Oggi lo abbiamo ricordato.
Quel giornalismo che pubblica i video e le foto dei morti, gli audio delle sparatorie, il sangue, i particolari macabri, le modalità della morte è un’azienda alla ricerca ossessiva del dolore e della paura.
Talvolta è lo stesso giornalismo che si indigna con il ditino puntato contro Salvini e altri, rei di speculare sui morti.
Uno economicamente e gli altri elettoralmente fanno esattamente lo stesso mestiere.
Due facce della stessa, ripugnante, medaglia.
Mi piacerebbe leggere più analisi sulle condizioni, sulle cause, che portano dei cittadini europei ad abbracciare il fanatismo religioso e compiere gesti simili.
La Politica si faccia promotrice di certi ragionamenti invece di basare il proprio raggio d’azione sulla contingenza, sulla risposta all’emergenza, sulla reazione a fatto avvenuto.
E’ possibile modellare certi processi oppure siamo condannati a esserne semplici spettatori?
puntini, non linee. come li collegherai, dipende da te: sei libero di tracciare il tuo disegno.
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