Tramonti in Musica

Una faticaccia che speriamo varrà lo sforzo.

Da stasera partono sette appuntamenti tra Tufello, Sacco Pastore e Nuovo Salario con musica jazz, rap, soul e classica.
Gratuiti, per tutte e per tutti.

Mercoledì 2 settembre ore 19.30
Diana Tejera e Fernando Pantini
Piazza degli Euganei

Mercoledì 9 settembre ore 19.30
Aku
Piazza degli Euganei

Mercoledì 16 settembre ore 19.30
Rainy Wishes 4tet standard jazz
Piazza degli Euaganei

Mercoledì 23 settembre ore 19.30
Ilaria Bucci e Andrea Jannicola
Area Verde incrocio tra
Via Val Trompia e via Val di Fassa

Mercoledì 30 settembre ore 19.30
Nico Maraja e le Cicloavventure
Area Verde incrocio tra via Val Trompia e via Val di Fassa

Mercoledì 07 ottobre ore 19.30
Le Teorie di Copernico
Area Verde incrocio tra via Val Trompia e via Val di Fassa

Venerdì 09 ottobre ore 19.30
Roma Tre Orchestra Ensemble
Piazza Dante Gallani

Vi aspettiamo al tramonto! 🌄

I Figli dei Figli degli Altri

Le coscienze pulite, l’occidente, le bombe le barriere occidentali, il gioco del terrore…

L’orgoglio e la fortuna di essere amico di Danilo e conoscere il cuore e la sincerità che ci mette quando canta: con i ‘Figli Dei Figli Degli Altri‘ è finalista al Premio Fabrizio De André e lo merita davvero perchè racconta, con coraggio, cose importanti.

Seguitelo qui -> Danilo Ruggero, votatelo nel sondaggio de La Repubblica e incrociamo le dita per il premio vero!🤞!

…e si abitua a dire che è normale fino a quando non succede a due centimetri dal cuore e se succede il dito sul fucile o sulle tastiere.

I figli dei Figli degli Altri - Danilo Ruggero

Un viaggio

Il recupero dei dati del pc di casa, in assistenza dopo anni di polvere, riporta alla luce 30 Gb di musica acquisita nei primi anni del 2000.
Spotify lontano anni luce.

Ed è un viaggio che vi consiglio.

Nel mio è degna di nota l’oscillazione tra grandi vergogne, giustificate –almeno spero– dalle tempeste ormonali in corso, autentiche tamarrate, tormentoni stagionali, e -rassicuranti- i grandi cantautori, colpevoli di avermi reso quel noiosone maledetto un po’ idealista, un po’ politicizzato.

Capita quindi che tra un album del Truceklan e dell’allora underground romano (che robetta) spunti la discografia di Adriano Celentano (che uno spera non sia roba sua e invece forse sì), quella di Vasco Rossi (che canzoni faceva, da risentire tutto), arrivino poi gli Articolo 31 (“Gente che spera”: un altro po’ e piango), gli Eiffel 65, abudiabudai, e poi l’house, che ti fa vergognare di brutto ma una riascoltata tenendo basso gliel’ho data ugualmente, il Fabri Fibra di Mr Simpatia e Tradimento, i Club Dogo che non sono più quelli di Mi Fist ed è vero mortacciloro, Gaber, Rino, De André, Battisti, i cartoni animati, le colonne sonore, con le cinque stelle aggiunte ora a Febbre da Cavallo, e Giorgio Moroder, che all’amarcord aggiungono i film.

E un po’ Spotify pur adorandolo lo maledico: tra 10 anni se dovessi portare il portatile in assistenza non avrei alcun magic moment musicale.

P.s.
La cartella “Foto” meglio non aprirla che dopo aver trovato anche la discografia degli Abba vado in analisi.