Matteo Renzi ci scuserà se oggi, eccezionalmente, ci permettiamo di osservare pratiche di partecipazione democratica.
Continuiamo ad andare a votare, raggiungiamo questo benedetto quorum!
Matteo Renzi ci scuserà se oggi, eccezionalmente, ci permettiamo di osservare pratiche di partecipazione democratica.
Continuiamo ad andare a votare, raggiungiamo questo benedetto quorum!
La mediazione al ribasso sulle unioni civili dà la misura della differenza che passa tra un grande partito e un partito grande.
Il Partito Democratico è un partito grande.
“In occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rohani in Campidoglio sono state coperte da pannelli bianchi su tutti e quattro i lati alcune statue di nudi dei Musei Capitolini.
La copertura sarebbe stata decisa come forma di rispetto alla cultura e sensibilità iraniana.”
La famosa sensibilità dell’Iran, il paese che nel 2015 ha giustiziato 1084 persone, tra i quali: dissidenti politici e religiosi, minorenni, omosessuali e donne che si sono difese contro gli stupratori.
Eh sì, le palle delle statue in Campidoglio fanno davvero impressione.
Il 30 Gennaio torna il “Family Day” e un po’ mi innervosisco.
Sulla retorica familistica dell’italiano medio bisognerebbe scrivere fiumi di articoli.
Sull’ipocrita retorica del governante medio a difesa della famiglia “tradizionale” ci avranno scritto probabilmente un manuale, con posto riservato accanto al Cencelli.
Al primo family day del 2007 (Difendiamo la famiglia tradizionale!, No ai “Dico”!, No alle unioni omosessuali!) parteciparono:
– Silvio Berlusconi: due divorzi e numerosi scandali sessuali.
– Gianfranco Fini: un divorzio.
– Pier Ferdinando Casini: due divorzi.
– Roberto Formigoni, il meglio: predica la castità e condivide da anni l’appartamento con un amico di CL (…)
[Curiosità: partecipò anche l’ottantottenne Giulio Andreotti alla prima manifestazione in carriera “…in cerca di espiazione dopo aver firmato la legge sul divorzio anni prima nel giorno più brutto della mia vita”.]
Al Family Day dell’anno scorso (No al “Gender”!, Difendiamo i nostri figli!, No alle unioni omosessuali!) parteciparono, tra gli altri:
– Mario Adinolfi: divorziato e risposatosi a Las Vegas, contrario all’aborto, all’eutanasia, alla fecondazione assistita, al contraccettivo, fautore di strane teorie sull’Aids in Africa e della “donna sottomessa come pietra fondante”.
– Costanza Miriano: un matrimonio posticipato di 13 anni e autrice di “Sposati e sii sottomessa” e “Obbedire è meglio”, nonché di interviste medioevali.
[Per dare un tocco di etica e moralità presenti anche Alessandra Mussolini, Carlo Giovanardi, Gianni Alemanno e Maurizio Gasparri]
Se dovessi dare un nome all’ipocrisia la chiamerei Family Day.
Lo scricchiolio del mito di onestà del Movimento 5 Stelle dopo la vicenda di Quarto, comune di Napoli nel quale pare sia stata eletta una sindaca pentastellata con i voti della Camorra, poteva essere una buona occasione per elevare il dibattito pubblico appiattito sull’effimera linea dell’onestà della rappresentanza politica, baluardo del Movimento e portatrice del voto di protesta che rifornisce quell’enorme bacino elettorale rappresentato dal cittadino provato dagli scandali.
Dispiace invece costatare che altri schieramenti politici, più o meno grandi, rimarchino, dietro il presunto squarcio del velo dell’ipocrisia, un’uguaglianza al ribasso, una disonestrà trasversale, senza colore.
Continuano a fare un gioco che inevitabilmente, almeno a breve termine, perderanno.
Perché è vero che il germe della corruttela è, purtroppo, annidato nell’essere umano ma sarà sicuramente meno evidente in un movimento giovane e nuovo che in partiti secolari con le proprie file incancrenite da personaggi impresentabili.
Sfidarsi sui programmi, sulle presunte lungimiranze di governo, sulle idee pare davvero troppo per costoro.
Matteo Renzi ha appena tracciato il bilancio annuale delle azioni del governo usando delle slide con gufi che parlano.
È tutto un gioco, uno scherzetto, un bisticcio tra bambini di squadre opposte.
Il bar, a voler essere generosi.
puntini, non linee. come li collegherai, dipende da te: sei libero di tracciare il tuo disegno.
Nothing is impossible (at least that does not violate the laws of physics). When you can..violate the laws of physics!
Parlerò di me della mia follia I miei pensieri e sogni irrealizzabili vi sfido a seguirmi
Lo stagismo è il primo passo per la conquista del mondo.
STO PER TORNARE!
I valori dello Sport attraverso la Storia
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di Giulia Sole