“È al Tufello che ho cominciato a capire lo spirito del romanesco: un dialetto che si presenta come un modo di parlare in continua evoluzione.
Al Tufello c’era gente che veniva da ogni parte. Non posso dire che si parlasse romanesco: ma si romanizzava qualsiasi cosa, dai testi delle canzoni ai termini stranieri.
Il romano è bello anche perché, alla fine, uno se l’aggiusta come je pare. E le periferie, da questo punto di vista, sono sempre il primo laboratorio del cambiamento”
Grazie allo street artist Harry Greb che riporta Gigi Proietti al Tufello, in Via Capraia.
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Un’ingiustizia così grande
Grazie ad Harry Greb che ha deciso di realizzare quest’opera per ricordare Stefano Cucchi ad 11 anni dalla sua morte.
Lo ha fatto a Via Monte Rocchetta, in pieno Tufello, “quartiere da sempre in prima linea per i diritti dei cittadini più esposti“.
Sulla maglia di Stefano “tutti quelli che come lui hanno subìto un’ingiustizia così grande”.