Ciao Gigi

È al Tufello che ho cominciato a capire lo spirito del romanesco: un dialetto che si presenta come un modo di parlare in continua evoluzione.
Al Tufello c’era gente che veniva da ogni parte. Non posso dire che si parlasse romanesco: ma si romanizzava qualsiasi cosa, dai testi delle canzoni ai termini stranieri.

Il romano è bello anche perché, alla fine, uno se l’aggiusta come je pare. E le periferie, da questo punto di vista, sono sempre il primo laboratorio del cambiamento


Grazie allo street artist Harry Greb che riporta Gigi Proietti al Tufello, in Via Capraia.

Il Lonfo

Il Lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco e gnagio s’archipatta.

È frusco il Lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.

Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;

e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto
t’alloppa, ti sbernecchia; e tu l’accazzi.

Gigi Proietti che interpreta il Lonfo 🤣