Dici no, le olimpiadi no. Dici no, le lobby, il cemento.
Dici no, l’irresponsabilità, i debiti.
Dici, “ma scusa, una famiglia che non arriva a fine mese che se mette a fa’… la festa al cane?”
Non in grado, evidentemente, se ci si rifugia in argomenti di un certo tipo per evitare un evento di queste dimensioni con queste modalità.
Siamo destinati a vivere in una città con encefalogramma piatto nella quale l’unico evento degno di pathos sarà il derby romano, tripudio di rabbia più che di sport.
E un po’ mi rode, effettivamente.
Peccato.